Solo quello che si comprende può essere cambiato – A. De Mello

Il mio approccio: Psicoterapia Breve Integrata

L’approccio teorico e metedologico al quale faccio riferimento è quello della Psicoterapia Breve Integrata.
Come suggerisce il nome stesso, la Psicoterapia Breve Integrata ha due principali caratteristiche: è breve ed è integrata.
Ma cosa significa esattamente?
 
Il concetto di brevità si riferisce all’assunto secondo il quale, la dove possibile, si predilige una terapia di breve durata con la finalità di promuovere un cambiamento psicologico e di raggiungere uno stato di benessere nel minor tempo possibile.
Per fare questo, la tecnica utilizzata è quella dell’individuazione di un “Focus”, l’elemento  chiave che in questo momento  rappresenta per la persona il fattore principale e prioritario del proprio disagio. Questa metodologia di intervento consente di procedere secondo una prospettiva che considera una o più fasi successive, ognuna con uno specifico focus, a seconda della complessità del problema, e questo riduce considerevolmente i tempi della terapia.
 
Il tentativo di fornire una risposta ai bisogni del paziente, che sono diversi e molteplici, richiede una flessibilità difficilmente raggiungibile da un singolo approccio. Per questa ragione,  l’approccio terapeutico da me seguito, contempla diversi riferimenti tecnici e teorici dei modelli psicoanalitici, cognitivo-comportamentali e della prospettiva evolutiva, nel tentativo di fornire un’integrazione utile  a considerare il paziente nella sua totalità.
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Tenendo conto del fatto che viviamo in una società in cui le persone (per ragioni culturali ed economiche) sentono maggiormente il bisogno di una terapia breve che dia risultati – là dove possibile – immediatamente tangibili, la spendibilità immediata di molte tecniche, la possibilità di focalizzarsi sul qui ed ora, la brevità della terapia, il focus sul sintomo/problema  e i molti altri aspetti di questo orientamento si dimostrano – a mio parere – di grande utilità.

Unitamente a questa componente sociologica, partendo dalla considerazione che dovrebbe essere il terapeuta ad adattarsi alle esigenze del paziente e non il paziente ad adattarsi all’orientamento del terapeuta, c’è poi anche la constatazione oggettiva che non tutti i pazienti sono adatti ad una terapia di tipo dinamico, così come non tutti lo sono ad una terapia cognitivo-comportamentale.

La possibilità di avvalermi di entrambi questi strumenti mi pare quindi estremamente utile in un’ottica di flessibilità.

Parallelamente e a completamento della specializzazione in Psicoterapia Breve Integrata, sono formata all’approccio terapeutico EMDR, utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.

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